Tumore del collo dell’utero

Prendersi cura della propria salute è importante fin da giovanissimi e anche i genitori sanno che per la salute dei propri figli essere sensibilizzati e correttamente informati sulla prevenzione in medicina è fondamentale. Presso il Policlinico Agostino Gemelli è attivo PreGio (Prevenzione Giovani, per la tua Salute Ginecologica), un Ambulatorio per la prevenzione delle lesioni precancerose cervicali e del tumore del collo dell’utero. Un ambulatorio di prevenzione ginecologica per le ragazze di oggi che saranno le donne di domani.

Cos’è il collo dell’utero (o cervice)?

Il collo dell’utero è la porzione inferiore dell’utero che si connette alla vagina. Tra la parte esterna e la parte interna del collo dell’utero si trova un’area estremamente delicata soggetta a cambiamenti durante i diversi stadi della vita di una donna – pubertà, gravidanza e parto, menopausa. È proprio qui che possono instaurarsi le infezioni ginecologiche (soprattutto quelle a trasmissione sessuale) e che inizia a svilupparsi la maggior parte delle lesioni precancerose (o displasie) e dei tumori del collo dell’utero.

Qual è l’incidenza del cancro del collo dell’utero?

Il cancro del collo dell’utero rappresenta, in Europa, la seconda causa di morte per cancro tra le donne di età compresa tra i 15 ed i 44 anni. Benché lo screening (esame dello striscio cervicale eseguito regolarmente) possa essere di aiuto, va sottolineato che in Italia, ci sono ancora 3300 nuovi casi ogni anno e ogni giorno muoiono ancora 3 donne a causa di questa patologia.

Qual è la causa del cancro del collo dell’utero?

Il cancro del collo dell’utero è stato riconosciuto come riconducibile all’infezione del virus chiamato Papilloma Virus Umano (o HPV, in inglese Human Papilloma Virus). Alcuni tipi di questo virus sono in grado di trasformare cellule del collo dell’utero normali in cellule anomale (o atipiche). In un limitato numero di casi, e normalmente nel corso di un lungo periodo di tempo – a partire da diversi anni fino a diversi decenni-  alcune di queste cellule anomale possono poi evolvere in cancro.

Quanto è diffuso il Papilloma Virus Umano?

Il Papilloma Virus Umano è estremamente comune. Infatti, è stato stimato che il 70% delle donne e degli uomini entrerà in contatto con il virus nel corso della propria vita. La maggior parte delle persone infettate dal virus non svilupperà il cancro e supererà l’infezione (fortunatamente nell’80% dei casi il Papilloma Virus Umano viene eliminato in modo naturale); solo in alcuni casi la persistenza del virus assieme ad altri fattori (fumo, comportamenti sessuali a rischio, calo delle difese immunitarie) porterà alle lesioni pretumorali che, se non trattate, evolveranno in cancro.

Come si trasmette il Papilloma Virus Umano?

Il virus viene trasmesso con estrema facilità per contagio attraverso il contatto intimo da una persona all’altra. C’è un alto picco di incidenza dell’infezione subito dopo i primi rapporti sessuali. Nella maggioranza dei casi l’infezione è asintomatica; a volte può dare sintomi generici di vulvo-vaginite tipo: bruciore, dolore, prurito o irritazione cutanea.

Quali altre patologie possono essere causate dal Papilloma Virus Umano?

Vi sono molti tipi diversi di HPV. Alcuni, cosiddetti genotipi ad alto rischio, possono, nel tempo, rendersi responsabili dello sviluppo del cancro del collo dell’utero e (più raramente) della vulva e della vagina, dell’ano e di alcuni tumori dell’orofaringe. Altri ancora, cosiddetti genotipi a basso rischio, causano i condilomi o verruche genitali.

Come viene diagnosticato il cancro del collo dell’utero?

E’ possibile eseguire uno screening regolare con un tampone cervicale per la ricerca del DNA dell’HPV (HPV test) ed il Pap test (striscio cervicale). Si tratta di modalità semplici ed efficaci per individuare precocemente eventuali anomalie. Se necessario è importante fare una biopsia mirata della cervice mediante colposcopia, esame che con lenti di ingrandimento ed intensa illuminazione permette di studiare l’epitelio che riveste il collo dell’utero.

Qual è il trattamento in caso di anomalie delle cellule del collo dell’utero?

Il trattamento dipende, in larga misura, dalla gravità dell’anomalia delle cellule cervicali. Di norma queste, se non regrediscono spontaneamente, possono essere rimosse in modo semplice ed efficace mediante trattamento fisico ambulatoriale o intervento chirurgico presso la struttura che il ginecologo indicherà.

Purtroppo, se le cellule anomale si sono trasformate in tumore, i trattamenti sono più lunghi e complicati e possono compromettere la fertilità.

Comunque, il cancro del collo dell’utero può essere trattato con successo, se diagnosticato precocemente, nella quasi totalità dei casi.

Come difendersi dal cancro del collo dell’utero?

Sebbene l’HPV test ed il Pap test consentano la diagnosi precoce delle anomalie (prevenzione secondaria), oggi sono disponibili nuovi vaccini contro l’HPV (prevenzione primaria), in grado di proteggere dal cancro del collo dell’utero.

È un vaccino sicuro, efficace e ben tollerato. Il proprio medico di fiducia saprà fornire maggiori informazioni.

Ricordati però che…

  • il vaccino non è terapeutico, cioè non è efficace sulle lesioni già presenti
  • non è uno strumento efficace contro tutte le malattie sessualmente trasmesse
  • non sostituisce, ma affianca lo screening per il tumore del collo dell’utero.

Il vaccino ha il massimo di efficacia prima dell’inizio dell’attività sessuale, ma può essere somministrato anche nelle giovani donne sessualmente attive, nelle donne adulte fino a 46 anni, (anche precedentemente trattate per patologie HPV correlate) e nei maschi fino a 26 anni.

 

Info&Contatti

Per maggiori informazioni e per prenotare una visita chiama il numero 06 301 54 756

  • dal lunedì al venerdì dalle ore 7:30 alle 8:30
  • mercoledì dalle ore 16:00 alle 18:00

L’ambulatorio si trova al 7° piano, ala D.

Per prenotare Paptest e colposcopia, CUP: 06/88805560

Orario Prenotazione CUP: Lunedì – Venerdì, 08.00 – 15.00

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