Precision Medicine Research Center for Woman and Child Health – Dipartimento Scienze della Salute della Donna e del Bambino

Coordinatore Prof. Giovanni Scambia

Daniela Gallo, UOS Medicina Traslazionale per la salute della donna e del bambino

Ettore Capoluongo, UOS Diagnostica molecolare clinica e personalizzata (Polo diagnostica per immagini e medicina di laboratorio)

Il “Precision Medicine Research Center for Woman and Child Health” è stato inaugurato l’11 maggio 2016, presso il Polo Scienze della Salute della Donna e del Bambino del Policlinico Universitario “A. Gemelli”, grazie al contributo di circa 300 mila euro da parte di “Oppo e le sue Stanze” Onlus, associazione che, sotto la guida della Sig.ra Resi Madia, da anni si occupa di attività volte a promuovere lo studio e la prevenzione per la cura dei tumori. Il nuovo centro si trova al 5° piano ALA B del Policlinico. In questa breve intervista con il Prof. Scambia e alcuni membri dell’equipe medica, si delineano scopi e attività di questa Unità di ricerca.

Quali sono i dati di incidenza dei tumori femminili?

Il tumore della mammella è il più frequente, rappresentando il 29% di tutti i tumori, seguito dai tumori del colon-retto (13%), del polmone (6%), della tiroide (5%) e del corpo dell’utero (5%). Per quanto riguarda la mortalità, mammella, colon-retto, polmone, pancreas e stomaco costituiscono le principali cause di mortalità per tumore nelle donne (AIOM ed AIRTUM, 2014). Una nota a parte merita il tumore dell’ovaio, al nono posto tra le forme tumorali, che a fronte di un’incidenza relativamente bassa, rappresenta tuttavia la principale causa di morte per tumore ginecologico.

Perché è importante lo sviluppo della Medicina di precisione?

Nonostante gli indubbi successi della chemioterapia antitumorale, solo un gruppo ristretto di neoplasie femminili si può oggi curare con l’impiego di agenti antitumorali, da soli o associati a terapie locoregionali. Inoltre, alcuni tumori sono fondamentalmente refrattari al trattamento chemioterapico o, seppure inizialmente sensibili, sviluppano resistenza nel corso del trattamento. In tale contesto, la Medicina di precisione, partendo dalle conoscenze relative alle caratteristiche individuali del paziente (genoma, ambiente, stili di vita), consente lo sviluppo di terapie personalizzate, più efficaci e meno tossiche, e può dare alternative e speranze concrete alle pazienti oncologiche.

La missione della nostra Unità di ricerca è, quindi, il miglioramento della qualità clinica, attraverso la creazione di percorsi diagnostico-terapeutici ad alta specializzazione per le patologie oncologiche femminili. Raggiungere obiettivi così ambiziosi è possibile solo utilizzando un approccio multidisciplinare, quale quello attualmente in essere presso il nostro Polo, basato su un alto livello di collaborazione e integrazione tra ricercatori e clinici.

Quali sono le tecnologiche in uso presso questa Unità di ricerca?

La struttura è dotata di differenti piattaforme che concorrono per formare un unico core interdisciplinare. Ciascuna piattaforma si avvale di metodiche di diagnostica molecolare di ultima generazione per analisi genomiche e post-genomiche. Queste metodiche, che rappresentano un enorme avanzamento rispetto alle tecniche finora utilizzate, consentono di ottenere un’elevata quantità di informazioni con adeguata precisione e sensibilità (high throughput). In aggiunta a tali piattaforme, sono presenti ulteriori strumentazioni scientifiche con tecnologie all’avanguardia, quali, ad esempio, il lettore di piastra “EnSpire® Multimode Plate Reader” per screening ad alta efficienza o il “Nanozoomer Hamamatsu”, uno scanner di vetrini ad alta risoluzione per analisi quantitative di espressione proteica su tessuto.

Di cosa si occupa, nel dettaglio, l’Unità di ricerca?

Le aree strategiche di nostre interesse sono rappresentate da:

  • Caratterizzazione molecolare delle patologie neoplastiche
  • Individuazione di nuove terapie personalizzate per i tumori ginecologici;
  • Sviluppo di nuovi strumenti di diagnostica molecolare. Questi, integrando il tradizionale approccio clinico, permettono di effettuare test specifici per la valutazione di fattori biomolecolari in grado di predire la prognosi o predittivi di risposta al trattamento con farmaci a bersaglio molecolare. Inoltre, consentono un monitoraggio della malattia con procedure altamente sensibili e non invasive, quali cellule tumorali circolanti e DNA libero tumorale circolante.

Le patologie neoplastiche attualmente oggetto di studio sono rappresentate da

  1. tumori ovarici
  2. tumori della cervice
  3. tumori dell’endometrio e
  4. tumori della mammella.

a. Tumore ovarico

I progressi realizzati negli ultimi decenni hanno chiaramente dimostrato che i tumori ovarici non possono essere considerati come un unico tumore, ma come una malattia complessa che ha bisogno di un approccio terapeutico personalizzato. Nonostante siano già entrati nella pratica clinica diversi farmaci biologici per la terapia del cancro dell’ovaio (es. inibitori dell’angiogenesi), rimane cruciale l’identificazione di “biomarcatori predittivi”, cioè caratteristiche molecolari del tumore capaci di indirizzare l’utilizzo di un determinato farmaco in una determinata popolazione di pazienti. La “stratificazione delle pazienti”, per la scelta del trattamento più efficace e meno tossico, rappresenta certamente una delle nostre principali aree di ricerca. Sempre in ambito terapeutico, è il settore di ricerca relativo alla possibilità di utilizzare una terapia di tipo ormonale in pazienti selezionate, come suggerito dai risultati di studi condotti presso i nostri laboratori. Infine, un ulteriore impegno della nostra Unità è rappresentato dall’incorporazione della biopsia liquida nella gestione clinica del tumore ovarico, tramite l’analisi del DNA libero tumorale circolante per rilevare eventuale malattia microscopica nelle pazienti oncologiche così da realizzare una gestione medica e chirurgica di questa malattia che sia efficace e personalizzata.

b. Tumori della cervice uterina

Nella nostra Unità grande attenzione è rivolta alla definizione dei meccanismi molecolari e funzionali coinvolti nella patogenesi del cancro della cervice, al fine di migliorare i profili prognostici e guidare la scelta del trattamento per malattia in stadio precoce o avanzato. In tale contesto, stiamo procedendo alla caratterizzazione molecolare sia della componente epiteliale che della componente stromale (microambiente angiogenico e immunosoppressivo) del tumore, per individuare nuovi bersagli terapeutici, anche alla luce dell’efficacia dimostrata da strategie terapeutiche che modulano l’angiogenesi e il sistema immunitario.

c. Tumori dell’endometrio

Il tumore dell’endometrio rappresenta attualmente il più comune tumore ginecologico ed è morfologicamente e clinicamente classificato in due tipi, tipo I e tipo II. Gli obiettivi della nostra Unità sono focalizzati sull’identificazione dei meccanismi coinvolti nella chemio-resistenza, soprattutto nelle pazienti con malattia di tipo II. Inoltre, i nostri progetti di ricerca si focalizzanno sulla possibilità di utilizzare cellule tumorali derivate dalle pazienti per sperimentare nuovi farmaci o combinazioni di farmaci.

d. Tumori della mammella

Di notevole impatto clinico per il tumore della mammella è l’area di ricerca relativa alle cellule tumorali circolanti, la cui rilevazione nei pazienti, unitamente ad una adeguata caratterizzazione molecolare, potrebbe portare all’identificazione di nuovi marcatori diagnostici e prognostici, nonché all’identificazione precoce di fattori coinvolti nella resistenza alla terapia anti-ormonale. Se i risultati di tali studi dovessero far emergere il valore discriminante delle CTCs, in termini prognostici e predittivi, i pazienti affetti da tumore della mammella potranno trovare in questo tipo di valutazione analitica, che corrisponde ad una semplice “biopsia liquida”, uno strumento utile di personalizzazione della terapia.

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